Martedì 27 febbraio, accompagnati dai docenti Rosa Segreto, Silvia Falavigna, Luciano Cavalli e Angelo Aliberti, sono tornati alla scuola Bottego alcuni allievi del Conservatorio “Arrigo Boito” di Parma per un incontro con le classi quinte.

Matilde D’Ascola, Arianna Sassi, Riccardo Mognaschi, Virginia Stagni hanno suonato i primi due movimenti (Adagio e Allegro) dal Secondo Concerto per 4 violìni di G. F. Telemann.

Giuseppe Meli e Marianne Bonnette hanno eseguito l’Allegro e il Minuetto
dal Duetto per 2 violìni op. 8 di I. Pleyel.

Alessandro Luci, allievo del Maestro Giuseppe Pepicelli, ha eseguito la Tarantella per chitarra sola del compositore Mario Castelnuovo-Tedesco.

Giuseppe Meli al violino e il Maestro Luciano Cavalli alla viola hanno suonato un adagio tratto da una Sonata di G. Finger e una trascrizione dalle Invenzioni a due voci di J.S.Bach ( n.8).

Giuseppe Meli accompagnato al pianoforte dal Maestro Angelo Aliberti ha suonato il primo tempo del Concerto per violino in sol maggiore K 216 di W.A. Mozart.

Riccardo Mognaschi accompagnato al pianoforte dal Maestro Aliberti ha eseguito l’Introduzione e Allegro di Pugnani-Kreisler.

Presente all’incontro anche la Dirigente dell’I.C. Puccini, prof.ssa Lorena Mussini, che ha ringraziato i professori del Conservatorio per la loro disponibilità e per l’illuminante intervento. L’incontro è stato un momento di ispirazione e apprendimento prezioso per tutti.

L’esperienza e la competenza degli allievi del Conservatorio hanno arricchito profondamente il nostro ambiente educativo, fornendo agli studenti un’opportunità unica di scoperta e di approfondimento nel campo della musica. La dedizione nel trasmettere la passione per l’arte e la musica ha sicuramente lasciato un’impronta positiva nei cuori e nelle menti dei ragazzi della scuola Bottego.

La Dirigente si è mostrata grata per il tempo e lo sforzo dedicati a preparare e presentare un intervento così stimolante, sottolineando come la partnership con il Conservatorio abbia arricchito il tessuto della nostra comunità scolastica e abbia ampliato gli orizzonti degli studenti della scuola Bottego in modo significativo.